In quali paesi è ammesso il Matrimonio Egualitario? In quali le Unioni Civili? E le adozioni? In questo articolo facciamo il punto ad oggi.

Buongiorno Glocals.

Concludiamo per il mese del Pride con un altro aspetto fondamentale dei Diritti LGBT, ovvero il loro riconoscimento all’interno dei vari stati dell’Europa.

Per un professionista come il sottoscritto che organizza Glocal Wedding, e quindi matrimoni inclusivi ed unioni civili, è fondamentale conoscere quello che la legge permette in ogni nazione.
Cerchiamo dunque di fare chiarezza su questo tema

MATRIMONIO EGUALITARIO

Nel Matrimonio Egualitario, vengono comparati gli stessi diritti e doveri sia che a sposarsi sia una coppia omosessuale che eterosessuale.

Alcuni esempi pratici di diritti e doveri sono l’obbligo di co-abitazione, la comunione o separazione dei beni, l’obbligo di assistenza morale e materiale e, in caso di morte del partner, della propria indennità pensionistica

In paesi in Europa in cui questo è riconosciuto sono 17, ovvero:

Austria, Belgio, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Islanda, Irlanda, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi, Norvegia, Portogallo, Spagna, Svezia, Regno Unito e Svizzera.

UNIONI CIVILI

Le unioni civili sono tutte quelle forme di convivenza che sono state riconosciute dall’ordinamento giuridico di una Stato (spesso in mancanza di una legge che legalizzasse il matrimonio egualitario).

Vi sono però alcuni diritti e doveri che, a differenza del matrimonio egualitario, non sono presenti nell’unione civile. Tra questi, quello che salta più all’occhio, è l’impossibilità di adozione di un figlio.

I Paesi in cui sono riconosciute alcune tipologie di unioni civili sono 10:

Andorra, Croazia, Cipro, Repubblica Ceca, Estonia, Grecia, Italia, Liechtenstein, Slovenia e Ungheria.

PAESI SENZA ALCUN RICONOSCIMENTO DI DIRITTO LGBT

Alcuni Paesi Europei infine non riconoscono alcuna forma di unione tra coppie di persone dello stesso sesso, in quanto il matrimonio viene riconosciuto nelle carte costituzionali come unione a titolo esclusivo tra uomo e donna. E questi sono:

Armenia, Bielorussia, Bulgaria, Georgia, Ungheria,  Lettonia, Lituania, Moldavia, Montenegro, Polonia, Serbia, Slovacchia e Ucraina

ADOZIONI GAY

L’adozione di un figlio da parte di una coppia omosessuale può avvenire in due modalità.

Si definisce Adozione Congiunta quando entrambe le persone della coppia possono adottare un figlio.

Se invece uno dei due partner può richiedere l’adozione del figlio naturale dell’altro partner, in questo caso parliamo di Stepchild Adoption.

I paesi che riconoscono almeno una delle forme di adozione, da ordinamento giuridico, sono 19:

Austria, Andorra, Belgio, Croazia, Danimarca, Estonia, Francia, Germania, Irlanda, Islanda, Lussemburgo, Malta, Norvegia, Paesi Bassi, Portogallo, Slovenia, Spagna, Svezia, Svizzera.

E IN ITALIA?

Dopo una lunga assenza di regolamento di unioni civili e numerosi tentativi falliti (tra cui ricordiamo i PACS e i DICO), è solo dal 2016 grazie alla Legge Cirinnà che si ha quanto meno il riconoscimento di alcuni diritti fondamentali tra cui:

• Diritto alla pensione di reversibilità e di eredità
• Diritto di assumere il cognome del Partner
• Riconoscimento come Nucleo Familiare e di conseguenza: diritto di congedo matrimoniale, di percepire assegni familiari, e di stabilire un indirizzo di convivenza
• Diritto al mantenimento degli alimenti, obbligo di assistenza morale e materiale e diritto alla cura e alla scelta sulla salute in caso di incapacità

Come sappiamo, La legge è stata fortemente dibattuta, ed anche criticata e siamo consapevoli che la strada per il matrimonio egualitario è ancora lunga ma, non possiamo negare che senza l’attuale legge, l’Italia sarebbe ancora fanalino di coda dei diritti civili.

Ecco perché è importante all’interno del mese del Pride, ricordare quanta strada è stata fatta e quanta ancora ce n’è da fare a livello di diritti civili.